COMMENTI DEI LETTORI SU "Non vedo, non sento e..." di Ester Cecere
Grazie per la presentazione bellissima e per le poesie che fanno vibrare di emozioni profonde il cuore: lunedì leggerò quelle dedicate al piccolo siriano ai miei alunni di quinta a cui insegno italiano e storia ma anche scienze; credo che chi sappia unire la dimensione razionale con quella emotiva colga la Realtà nella sua interezza.
Marzia Zini
Ho avuto tre ore di tempo tutte per me per godermi le tue stupende Poesie... le ho lette e rilette poche alla volta però, perché le voglio interiorizzare, gustare... mi hai toccato il cuore e ho percepito tutta la tua profonda umanità. Carissima Amica mia... Complimenti. Mi rallegro per te e ti ammiro.
Abrusci Rosa Maria Ceccarelli
Marzia Zini
Ho avuto tre ore di tempo tutte per me per godermi le tue stupende Poesie... le ho lette e rilette poche alla volta però, perché le voglio interiorizzare, gustare... mi hai toccato il cuore e ho percepito tutta la tua profonda umanità. Carissima Amica mia... Complimenti. Mi rallegro per te e ti ammiro.
Abrusci Rosa Maria Ceccarelli
“Cara Ester proprio ora ho pubblicato la recensione del tuo ultimo libro ed anche questa volta sei stata veramente brava. Le tue poesie mi hanno veramente incantato e anche un po’ fatto soffrire... Ti faccio veramente tanti tanti complimenti.” Dianora Tinti
“Ho già letto alcune tue poesie. Non uso mai l'aggettivo bella per una poesia (lo considero riduttivo)... io sento l'emozione e quando mi emoziono per me è sublime, avvolgente. Il tuo è un talento e spero tanto sia ripagato in conversioni del pensiero. Continua a scrivere Ester!” Alessandro Sammarini
“Carissima Ester, ho divorato leggendo alcune delle tue poesie e mi sono piaciute moltissimo. La tua è una poesia scaturita da una profonda sofferenza esistenziale percepita anche negli altri, che si placa scrivendo e quindi è poesia vera! Poiché nasce dalla sofferenza vive un tempo più lungo, a differenza della gioia che è breve quanto il soffio sulla fiammella di una candela di compleanno, pertanto insufficiente per fermare un’emozione. Grazie!” Franco Dell’Erba
“Carissima Ester, ho letto, anzi ho bevuto, ieri la tua splendida silloge "Non vedo, non sento e..." Sono riuscita a fare una cosa che mi sembrava impossibile, ho iniziato a leggere e non sono più riuscita a smettere. La tua è una poesia di denuncia che parte da un cuore e da un'anima che vorrebbe solo il bene per tutti, che vive di un amore universale, non racchiuso dal limite di un orizzonte importante come può essere la famiglia. Traspare una grandissima dolcezza nell'avvicinarti, nel condividere il peso della sofferenza altrui senza inveire contro chi questa sofferenza infligge, ma mostrando con forza i "carnefici". Mai è "spigoloso e aspro " il tuo modo di esprimerti "Come un sirventese del trecento, pieno di forza e di soavità". Per me il tuo personale modo di scrivere è "perfetto", mi è congeniale, crea delle immagini di immediata comprensione e grande efficacia. Mi hai incantata, commossa ed emozionata. Grazie.” Valeria Maria Beatrice Motolese
Trovo le tue poesie belle e stilisticamente rispondenti ai canoni di essenziale eleganza, misurate e armoniche, coinvolgenti e toccanti...
Clara Di Stefano
“Ho già letto alcune tue poesie. Non uso mai l'aggettivo bella per una poesia (lo considero riduttivo)... io sento l'emozione e quando mi emoziono per me è sublime, avvolgente. Il tuo è un talento e spero tanto sia ripagato in conversioni del pensiero. Continua a scrivere Ester!” Alessandro Sammarini
“Carissima Ester, ho divorato leggendo alcune delle tue poesie e mi sono piaciute moltissimo. La tua è una poesia scaturita da una profonda sofferenza esistenziale percepita anche negli altri, che si placa scrivendo e quindi è poesia vera! Poiché nasce dalla sofferenza vive un tempo più lungo, a differenza della gioia che è breve quanto il soffio sulla fiammella di una candela di compleanno, pertanto insufficiente per fermare un’emozione. Grazie!” Franco Dell’Erba
“Carissima Ester, ho letto, anzi ho bevuto, ieri la tua splendida silloge "Non vedo, non sento e..." Sono riuscita a fare una cosa che mi sembrava impossibile, ho iniziato a leggere e non sono più riuscita a smettere. La tua è una poesia di denuncia che parte da un cuore e da un'anima che vorrebbe solo il bene per tutti, che vive di un amore universale, non racchiuso dal limite di un orizzonte importante come può essere la famiglia. Traspare una grandissima dolcezza nell'avvicinarti, nel condividere il peso della sofferenza altrui senza inveire contro chi questa sofferenza infligge, ma mostrando con forza i "carnefici". Mai è "spigoloso e aspro " il tuo modo di esprimerti "Come un sirventese del trecento, pieno di forza e di soavità". Per me il tuo personale modo di scrivere è "perfetto", mi è congeniale, crea delle immagini di immediata comprensione e grande efficacia. Mi hai incantata, commossa ed emozionata. Grazie.” Valeria Maria Beatrice Motolese
Trovo le tue poesie belle e stilisticamente rispondenti ai canoni di essenziale eleganza, misurate e armoniche, coinvolgenti e toccanti...
Clara Di Stefano