“La verità ha bisogno del sole” di Federico Fabbri (AmicoLibro, 2017)
E’ un romanzo molto ben orchestrato, “La verità ha bisogno del sole” (AmicoLibro, 2017), un romanzo psicologico che ha la suspense del romanzo giallo e che definirei un giallo alla Georges Simenon. L’autore, Federico Fabbri, scruta, scava nell’animo dei protagonisti, per portare alla luce del sole appunto, avvenimenti dolorosi, volutamente nascosti a se stessi per primi e, al contempo, spasmodica, assillante necessità di verità e timore di venirne a conoscenza; emergono sentimenti violenti e contrastanti, smarrimento, bisogno d’amore, rancore, odio... Un romanzo che si legge tutto d’un fiato per conoscerne l’epilogo, tornando però su alcuni brani per non perdere l’accurato ma discreto studio dell’animo dei personaggi, per alcuni dei quali si finisce per parteggiare, per provare compassione, empatia. Un romanzo “duro”, che rende appieno l‘inclemenza della vita, sulla quale costringe a riflettere, molto. Personalmente, avrei preferito una prosa più asciutta, essenziale, meno poetica; secondo me, più adatta alla crudezza dell’argomento, o meglio, degli argomenti affrontati. Ma questo non rende certo meno valido il romanzo e i suoi impliciti e molteplici significati, romanzo di cui consiglio caldamente la lettura.