COMMENTI DEI LETTORI SULLA RACCOLTA "AVANZAVA SETTEMBRE"
Fine di agosto, è tempo di scrivere le mie impressioni di lettura sull'ultima bellissima raccolta di poesie "Avanzava settembre" di Ester Cecere, da lei stessa regalata insieme a "Fragile Maneggiare con cura" (edita 6 anni fa circa).
Ester è una carissima amica e, come scrive Nazario Pardini nella sua bellissima e dotta prefazione, è impossibile scindere la Poetessa dalla persona, come anche sosteneva Alda Merini: non c'è una vita da poeti, i poeti vivono.
E i poeti portano il loro vissuto, la loro visione della vita inevitabilmente in ciò che scrivono.
Lo stile, la personalità della Poetessa sono inconfondibili, segnano la sua espressione poetica già, a mio avviso, perfettamente compiuta in "Fragile Maneggiare con cura" i cui "temi" sono perfettamente in linea con quest'ultima raccolta.
Proprio nei giorni in cui ho iniziato a scrivere il mio commento è partito il figlio di Ester, Francesco, per una nuova avventura all'estero, con i borsoni stipati di futuro.
Nella musicalità dei versi Ester celebra la vita che fugge e sfugge, in mille modi diversi, ma sempre è da vivere anche se con dei vuoti, delle mancanze, sempre con speranza nonostante brucino le illusioni, le delusioni.
"Senza ombra non vi sarebbe luce"
In “Avanzava settembre” risuona quel guardare indietro che è proprio delle persone che, in qualche modo, fanno un bilancio del passato osservando, da una diversa e più matura visuale, ciò che è stato, vissuto forse con qualche rimpianto (quanti sensi di colpa abbiamo soprattutto rispetto ai genitori) ma alla fine sereno.
Come serena è la visione della morte, vista con distacco, accettata senza paura ... condivido in pieno, come sento e mi riconosco in "assonanza" con la visione della vita, dei suoi valori, così altamente ed altamente espressi dalla Poetessa.
Che dire? Grazie Ester!
Valeria Maria Beatrice Motolese
Ester è una carissima amica e, come scrive Nazario Pardini nella sua bellissima e dotta prefazione, è impossibile scindere la Poetessa dalla persona, come anche sosteneva Alda Merini: non c'è una vita da poeti, i poeti vivono.
E i poeti portano il loro vissuto, la loro visione della vita inevitabilmente in ciò che scrivono.
Lo stile, la personalità della Poetessa sono inconfondibili, segnano la sua espressione poetica già, a mio avviso, perfettamente compiuta in "Fragile Maneggiare con cura" i cui "temi" sono perfettamente in linea con quest'ultima raccolta.
Proprio nei giorni in cui ho iniziato a scrivere il mio commento è partito il figlio di Ester, Francesco, per una nuova avventura all'estero, con i borsoni stipati di futuro.
Nella musicalità dei versi Ester celebra la vita che fugge e sfugge, in mille modi diversi, ma sempre è da vivere anche se con dei vuoti, delle mancanze, sempre con speranza nonostante brucino le illusioni, le delusioni.
"Senza ombra non vi sarebbe luce"
In “Avanzava settembre” risuona quel guardare indietro che è proprio delle persone che, in qualche modo, fanno un bilancio del passato osservando, da una diversa e più matura visuale, ciò che è stato, vissuto forse con qualche rimpianto (quanti sensi di colpa abbiamo soprattutto rispetto ai genitori) ma alla fine sereno.
Come serena è la visione della morte, vista con distacco, accettata senza paura ... condivido in pieno, come sento e mi riconosco in "assonanza" con la visione della vita, dei suoi valori, così altamente ed altamente espressi dalla Poetessa.
Che dire? Grazie Ester!
Valeria Maria Beatrice Motolese